LA PROGETTAZIONE COMPATIBILE CON L'AMBIENTE
L' Eco-Progettazione, o Progettazione Eco-compatibile,
è l'integrazione di considerazioni ambientali nella fase di progettazione al fine di migliorare l'impatto ambientale dei
prodotti e massimizzare la sostenibilità della rete della vita.
L'impatto sull'ambiente dei prodotti che utilizzano energia prende varie forme,
come il consumo di energia e il relativo negativo contributo al cambiamento del clima, il consumo di materiale e
le risorse naturali, la produzione di scarti e il rilascio di sostanze nocive.
Di fatto però l'Eco-Progettazione è molto di più:
1. Ricerca degli spazi adeguati all'ambiente circostante
2. Tentativo di salvare le tipicità regionali
3. Lenta ricostruzione del verde agricolo e/o paesaggistico
L' HABITAT NATURALE DI P.E.S.E.A.
L'Eco-progettazione di P.E.S.E.A. prevede la Progettazione Bioclimatica, il Rispetto della Biodiversità e dell'Ambiente e una Rete di consumo consapevole.
Attraverso la coltivazione di piante autoctone all'interno del Parco si ricrea l'originale habitat naturale.
Alcune di queste piante sono:
Farnia - Quercus Robur - La Farnia è la quercia più diffusa in Europa, con un areale che và dalla Scadinavia a tutto il Mediterraneo, Inghilterra compresa.
E' specie molto longeva (800 anni) e formava insieme con il Carpino bianco e il Cerro le vaste foreste che ricoprivano una volta la
Pianura Padana. Si riconosce per le foglie obovate , grandi con incisioni poco profonde Con due orecchiette alla base che ricoprono
il corto picciolo e per le ghiande, in gruppi di due quattro su di un lungo peduncolo. Il legno della Farnia, è il più pregiato
di tutte le querce, impiegato soprattutto nella costruzione di mobili pregiati. |
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Noce - Juglans Regia - Pianta di origini antichissime, proveniente dalle regioni dell' Asia sud-occidentale. È un albero molto vigoroso, che può raggiungere
anche i 30 metri d'altezza. Ha foglie caduche, ogni foglia è composta da 5-7-9 foglioline con superficie liscia.
Resiste bene al freddo pur prediligendo climi miti e non troppo umidi. La zona ideale è la collina con altitudini non superiori
ai 600-800 metri,è molto diffusa anche la coltivazione in pianura, dove la maggior parte delle piante è destinata alla produzione del pregiatissimo legno. |
Olmo - Ulmus Campestris - Albero tradizionale del paesaggio agrario italiano, veniva addirittura usato come sostegno vivo (maritato) per le viti dagli
antichi Romani. Le fronde erano usate come cibo per il bestiame. Dioscoride citava una minestra di foglie novelle d'olmo.
Le samare giovani si consumavano in insalata (1850) e i "semini", chiamati "pan di maggiolino", venivano sgranocchiati dai bambini
che andavano a scuola. Columella li suggeriva infine per favorire la lattazione. |
I PERCORSI DI P.E.S.E.A.
I percorsi delle Acque all'interno di P.E.S.E.A. saranno un altro punto di attrazione e divertimento sia per grandi che per piccoli.
Un piccolo invaso di circa 2.300 m3 raccoglierà le acque piovane, un impianto di fitodepurazione fornirà acqua alla vegetazione, permettendo allo stesso tempo il funzionamento
di una microturbina per la produzione di Energia. Il percorso dell’acqua lungo tutto il parco arriverà fino ai due laghetti e grazie all’energia pulita prodotta, con simpatici
giochi d’acqua, ritornerà in circolo all’interno del parco.
L' "ECO-CARPE DIEM"
La progettazione di P.E.S.E.A è il risultato di un lavoro di diverse figure professionali:
ingegneri, geometri, architetti, agricoltori e vivaisti della zona studiano il terreno, le tipologie di piante, il paesaggio facendo
anche sopraluoghi con strumentazione adeguata.
L'OBIETTIVO primario del parco è l'AUTOSOSTENIMENTO e la progettazione viene realizzata sempre in funzione di uno Sviluppo Sostenibile
tale da creare un vero equilibrio fra Elementi ecologici, sociali ed opportunità economiche.
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Come si nota dalle foto, sono già presenti gli impianti (fotovoltaico ed eolico), molti edifici (aula didattica, uffici, sala conferenze, ecc..), alcune piante già ricreano l'habitat, tanto che presto porteranno alla migrazione spontanea degli animali del posto.
Ma oltre a tutto questo nella planimetria si nasconde anche un po' di quella che è la "filosofia" oraziana del carpe diem.
Con "ECO-CARPE DIEM" intendiamo esprimere un concetto che collega passato-presente e futuro. Infatti dietro questo grande lavoro di
progettazione nel rispetto dell'ambiente c'è anche la razionale considerazione che :
1.IL PASSATO come FORZA della cultura è il primo punto di partenza.
2.IL PRESENTE come ESPRESSIONE della libertà dell'uomo che può intervenire, cercando di cogliere le occasioni e le opportunità
che gli vengono offerte o che si crea da solo.
3.IL FUTURO ..quam minimum credula postero.. ma grazie ad una costruzione attenta e responsabile del proprio presente l'uomo può
assicurarsi un benessere duraturo, salvaguardando anche l'ambiente.
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